Il ponte sul fiume Nanjing distrutto dai giapponesi
Di misteriose scomparse collettive la storia è piena, leggende, dicerie e fatti che entrano nella cronaca. Una delle storie meno note, che fa pensare alla Roanoke di Stephen King, ma che è accaduta davvero, è quella dei quasi 3000 soldati che scomparvero in poche ore senza lasciare traccia e che non furono mai più trovati.
Siamo nei pressi di Nanchino, è il Dicembre del 1939, o 1937, la faccenda non viene discussa quasi mai ufficialmente e le fonti non coincidono, siamo in ogni caso al culmine del conflitto Sino-giapponese, a seguito della strage di Nanchino.
Il colonnello Li Fu Sien schierò 2988 soldati a guardia delle colline di Nanjing, con lo scopo di proteggere il ponte sul fiume Nanjing da un imminente quanto inevitabile attacco giapponese.
Le truppe si schierarono appostate dove indicato e approntarono come da prassi fuochi e trincee.
Quando il colonnello Li si svegliò l'alba del giorno seguente diede disposizioni per contattare i soldati dispiegati a guardia del ponte; non ricevendo alcuna risposta dal reggimento si recò sul posto.
Erano scomparsi tutti, non c'era traccia di alcun soldato di quel reggimento, le armi, leggere e pesanti erano ordinatamente disposte nelle trincee e i fuochi erano ancora accesi. Un posto di guardia composto da un manipolo di uomini a breve distanza dall'ubicazione del reggimento, affermò di non aver sentito niente e di non aver notato nulla di strano. Non c'era alcun segno di lotta e non mancava nulla, eccetto i soldati e gli ufficiali.
Molte sono le teorie che spopolano, alcune davvero ai confini della realtà, personalmente propendo per l'unica che sembrerebbe avere un senso, una diserzione di massa.
Certo l'unico passaggio obbligato per lasciare la zona sembrerebbe essere il ponte successivo, in quel momento piantonato dall'esercito giapponese, e anche se l'evento è certamente successivo alla strage di Nanchino, le fonti, la maggior parte orientate sul 1939, non sono però concordi; come suddetto, alcuni fanno risalire l'evento al 1937, ovvero subito dopo ai tragici eventi di Nanchino.
"L'incidente" come alcuni lo definiscono eufemisticamente, anche noto come strage di Nanchino, descrive le "gesta" dell'esercito giapponese, che si macchio di ogni genere di abusi e malvagità durante l'assedio di Nanchino, massacrando, secondo fonti storiche, circa 300000 persone, e non si limitarono ad uccidere.
Di fatto, anche tenendo conto dell'ipotesi più plausibile, diserzione, come 3000 persone abbiano potuto coordinare un'azione simile e metterla in pratica in una manciata di ore, senza lasciare tracce né essere visti da nessuno, desta perplessità e suggestiona ancora oggi.
Sembra quasi di vedere questa truppa silenziosa che si allontana di notte per le campagne devastate dalla guerra, e si perde in una nebbia impalpabile che non li restituirà mai...